Siamo sicuri che la crisi abbia giocato un ruolo fondamentale nello smantellamento di questo settore, ma allo stesso tempo siamo consapevoli del degrado culturale prodotto dal governo Berlusconi e anche della scarsa considerazione della vita culturale di questo Paese avuta dal governo Monti. Penso che un segnale di discontinuità e di rinnovamento possa consistere nel rimettere al centro del dibattito la questione della cultura, della conoscenza e dell’informazione come beni comuni. Ci impegneremo come Rivoluzione Civile in tal senso e dichiariamo di essere disponibili ad un incontro pubblico sul tema da costruire insieme agli operatori umbri del settore.
Marco Gelmini (candidato al Senato per l’Umbria - Rivoluzione Civile)
Nessun commento:
Posta un commento