Ho partecipato
ad un incontro organizzato dalla CNA insieme ai candidati locali alle
elezioni politiche. Un’assemblea partecipata con tanti artigiani
che stanno pagando sulla propria pelle la crisi economica e le
politiche dei governi Berlusconi e Monti. Oggi, alla vigilia del
voto, tutti quelli che quelle politiche le hanno sostenute fino
all’altro ieri si dichiarano pronti, se eletti, a fare il
contrario.
Rivoluzione Civile unisce invece tutte quelle forze politiche e sociali che si sono opposte a Berlusconi e Monti. Noi vogliamo capovolgere un sistema del credito
attento solo alla grande speculazione e che chiude le porte in faccia
ai piccoli e medi imprenditori costretti a chiudere le proprie
attività. Rivoluzione Civile propone intanto di liberare l'economia dal vincolo malavitoso e dalla burocrazia
soffocante. Vanno premiate fiscalmente le imprese che investono in
ricerca, innovazione e creano occupazione a tempo indeterminato. Vanno valorizzate le eccellenze italiane dall’agricoltura, alla
moda, al turismo, alla cultura, alla green economy. Per fare questo proponiamo anche l'istituzione di una grande banca pubblica; occorre trasformare la Cassa Depositi e
Prestiti in una banca pubblica, in modo da poter aggirare le folli
regole con cui funziona la BCE e ridisegnare il sistema creditizio a favore della nostra economia. Non solo. Proponiamo l'istituzione di un reddito sociale al fine di garantire un sostegno economico anche agli artigiani.
Marco Gelmini (candidato
al Senato per l’Umbria - Rivoluzione Civile)
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