venerdì 25 gennaio 2013

27 gennaio Giornata della memoria. Per non dimenticare l'ignominia nazifascista

Domani è la giornata della memoria. Il 27 gennaio si ricorda la Shoah, lo sterminio del popolo ebraico, ma si ricordano anche le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio e, a rischio della propria vita, hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

La barbarie nazifascista ha prodotto una ideologia terribile, basata sulla presunta supremazia di una razza sulle altre, e ha introdotto la sistematica eliminazione dell’avversario ideologico e politico come regola di eliminazione dei conflitti e del dissenso nella società, realizzando una pacificazione sociale fondata sul terrore, la violenza, la morte. Per difendere la Costituzione, la nostra democrazia, conquistata in gran parte dell’Europa con il sangue e il sacrificio di tanti giovani impegnati nell’antifascismo e nella lotta di Resistenza, per garantire le libertà e i diritti civili, sociali e politici, occorre “non dimenticare”, e ricordare, senza retorica, ma sempre con viva commozione, l’ignominia di quella tragedia e l’eroismo di chi vi si è opposto.

Bisogna sempre tenere presente l’importanza della memoria come elemento fondamentale per trasmettere alle nuove generazioni i valori alla base della democrazia, della libertà e della ricerca della felicità e considerare che un paese senza memoria è un paese senza futuro. Ricordare queste pagine oscure non è facile ed è ancora doloroso, ma è essenziale per garantire un antidoto forte contro la violenza, il terrore, l’eliminazione dell’avversario politico e per salvaguardare l’impianto democratico dell’Europa del dopoguerra.

Marco Gelmini
Candidato al Senato – Rivoluzione Civile

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